La visita del Presidente regionale Trefoloni
Durante la Riunione Tecnica Obbligatoria, tenutasi lunedì 9 febbraio, la Sezione di Livorno dell’Associazione Italiana Arbitri, ha ricevuto la tanto attesa visita annuale del Comitato Regionale Arbitri Toscana. Dopo gli onori di casa fatti dal Presidente della Sezione, Alessio Simola, il primo intervento è quello di Stefano Lucarelli, Componente del CRA e consociato livornese. In quanto responsabile degli Osservatori Arbitrali, Stefano ha auspicato una maggiore rappresentanza degli osservatori livornesi a livello regionale tenendo a sottolineare come tale ruolo nella nostra Associazione sia di fondamentale importanza per la crescita degli arbitri.
La parola poi è passata a Vittorio Bini, Vice-Presidente del CRA, che col suo intervento si è concentrato su due momenti di particolare importanza come il prima e il dopo partita. Partendo da quest'ultimo Vittorio ha ribadito che i compiti dell'arbitro designato non si concludono con il triplice fischio. Pertanto bisogna mettere la stessa cura ed attenzione anche nelle restanti fasi quali la compilazione del referto. Andando poi a ritroso si è focalizzato sugli istanti che precedono la partita: «È fondamentale avere un pensiero positivo verso quello che si andrà a fare in campo. L'esito della gara dipende dalle nostre decisioni e questo ci deve responsabilizzare. È fondamentale calarci nella realtà che troviamo e trovare la giusta concentrazione». Infine, ha concluso citando una frase rispetto a cui però non si trova molto d'accordo: «Qualcuno ha detto che gli ostacoli sono quel che ci troviamo davanti quando si distoglie lo sguardo dalla meta. Io invece dico che gli ostacoli sono proprio sulla strada che ci separa dal nostro obiettivo e spesso sono persino ben visibili. Quel che fa la differenza è saperli superare!».
Dopo un sincero applauso della platea, è intervenuto il Presidente Regionale, l’ex arbitro internazionale Matteo Simone Trefoloni. Il suo discorso è iniziato concentrandosi sulla figura dell'Arbitro partendo da una semplice domanda: chi è l'Arbitro? «L'Arbitro – dice - è un giudice, un modello di comportamento, è colui che rappresenta la Federazione, è un istruttore e allo stesso tempo deve avere doti di manager e leadership». Ma per svolgere al meglio il ruolo è fondamentale essere credibili sin dall'arrivo al campo: «Non c'è mai una seconda occasione per fare una prima buona impressione. L'immagine che si lascia di sé quindi è importantissima per il proseguimento del nostro percorso ed una volta intaccata è difficile da ricostruire specie se c'è la possibilità di rincontrare le stesse squadre o tornare negli stessi campi». Quel che poi non deve mai mancare ad un Arbitro è la voglia di migliorarsi, tappa dopo tappa si possono raggiungere gli obiettivi prefissati. Senza accontentarsi è possibile realizzare i propri sogni perché in fondo persino la finale di Coppa del Mondo: «Se non puoi giocarla, puoi sempre arbitrarla».
Infine la serata si è conclusa con la visione di un filmato realizzato dagli Arbitri regionali di Eccellenza e Promozione. Si è avuta così la dimostrazione di come, dopo ormai quattro stagioni, questa Commissione sia riuscita a creare un gruppo unito. Un gruppo che al di là delle provenienze sezionali si identifica innanzi tutto con l'appartenenza al CRA Toscana
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