1980-1990 Bergamo Internazionale, Serie “A” per Tani e Ceccarini …
Pure, in altre occasioni come Inghilterra-Scozia (competizione espoirs, 12 Febbraio 1980), Twente-Goteborg (Coppa UEFA, 17 Settembre 1980), Lavia Sofia-Feynoord (Coppa delle Coppe, 4 Marzo 1981) e Cska Mosca-Sturm Graz (Coppa UEFA, 30 Settembre 1981), Bergamo si avvarrà della collaborazione di Tani. Molto importante fu, inoltre, la sua partecipazione ai Giochi del Mediterraneo, nel 1979.
Frattanto, Renato Baconcini al termine dell’annata 1978-’79, uscì dai ruoli della CASP e venne nominato Arbitro “fuori quadro” ed iniziò, così, la sua attività di Osservatore, abbinandola a quella di componente nei vari Consigli sezionali che si succederanno nel tempo e dei quali aveva, già, in precedenza fatto parte.
Nella stagione 1979-’80, la Sezione di Livorno fu, pertanto, rappresentata nelle diverse categorie nazionali dai seguenti Colleghi: CAN, Bergamo e Tani; CAN ”C”, Baldini e Tosti; CASP, Mario Comandè, Franco Mecchi e Claudio Ritorni.
Cesseranno la loro attività arbitrale, al termine dell’annata 1979-’80, Comandé e Tosti; Ritorni in quella del 1981-’82. Baldini “transitò” nei fuori quadro, dopo due stagioni di appartenenza alla CAN ”C”, dal 1979 al 1981: anche per lui un consuntivo estremamente positivo. Svolse validamente il suo compito di Assistente, in questi anni di appartenenza alla CAN ”C”, dal 1978 al 1984, il Collega Persich. Verranno promossi alla CAN “C”, come AA, Roberto Bernini e Giovanni Nannipieri i quali debutteranno, con Arbitro Vincenzo Fiorenza di Siena, in C2 nella gara L’Aquila –Pordenone (27 Settembre 1981) ed in C1 in Spal-Treviso (13 Febbraio 1983). Altresì, entreranno a far parte degli AA a disposizione della CASP, dal 1980-’81, Fabiano Bartoli (nell’organico della CAD, come Arbitro, per le stagioni 1978-’79 e 1979-’80) e Alessandro Simonelli.
Con il 30 Giugno 1980, si conclude la Presidenza di Enzo Pantani: dopo essere stato rieletto dall’assemblea rassegna le dimissioni lasciando la Sezione ai vertici dell’arbitraggio italiano e soprattutto numericamente (circa 150 Associati) e tecnicamente “forte”. Da ricordare, inoltre, in tutti questi anni la sua qualificata attività di OA a disposizione della CAI (Commissione Arbitri Interregionale, ex CASP).
Con la stagione 1980-’81, viene, così, nominato Presidente Giovanni Dini, un buon passato come Arbitro ed in quel periodo OA a disposizione della CAD: terrà l’incarico fino all’annata 1983-’84, con ottimi risultati.
Ritornando all’anno 1980, Fernando Tani debuttò in Serie “A”, 4 Maggio, nella gara Milan-Pescara. Tani terminerà la sua attività arbitrale nella stagione sportiva 1981-’82, dopo 19 anni, con questo stimabile consuntivo: in 8 anni di appartenenza alla CAN, 1974-’82, 77 le gare dirette in Serie “C”, 65 quelle di Serie “B”, 10 le gare di Coppa Italia Professionisti, la finale per il 3° posto al “Torneo di Viareggio” ed il debutto in Serie “A”; altresì, in 12 occasioni ha svolto il ruolo di Assistente in gare internazionali dirette dai Colleghi Bergamo, Casarin, Ciacci, Gonella e Lattanzi, nelle varie Coppa dei Campioni, Coppa UEFA, Coppa delle Coppe, Mitropa Cup ed incontri fra Nazionali maggiori come Germania-Svizzera, Inghilterra-Scozia (con Bergamo) e l’amichevole Italia-Russia.
In questo periodo, con la Presidenza di Dini, la Sezione di Livorno presenta sulla scena nazionale altri bravi Arbitri ed Assistenti ugualmente preparati che raggiungeranno, in seguito, significativi traguardi.
Nella stagione 1982-’83, oltre a Bergamo alla CAN, abbiamo alla CAI l’emergente Piero Ceccarini, Stefano Lucarelli e Stefano Venni, tutti confermati nei rispettivi organici anche nella successiva annata.
Al termine della stagione 1984-’85, cessarono la loro attività come Assistenti, dopo aver operato alla CAI Bartoli e Simonelli, mentre Marino Gennari, pure lui in quest’organo tecnico, si trasferirà alla Sezione di Bologna. Comunque, nel suddetto ruolo continueremo ad essere ben rappresentati grazie a Roberto Bernini e Giovanni Nannipieri, sempre in terna con Fiorenza: il loro impiego in gare importanti del campionato di Serie “C” fu una costante d’indubbio merito.
Altresì, ottenne lusinghieri risultati alla CAI Evaristo Mucci.
Con la stagione sportiva 1983-’84, lascia la Presidenza per motivi di lavoro Giovanni Dini e gli subentra, 1984-’85, Fernando Tani – Osservatore Arbitrale alla CAN ”C”- il quale riverserà nel suo nuovo incarico grande entusiasmo, passione ed impegno derivanti dalle tante esperienze maturate nei 19 anni di attività.
Esaltanti le designazioni di Bergamo, nel campionato italiano con la direzione delle più importanti gare e dei grandi derby (Inter-Juve, Torino-Juve, Inter-Milan, Sampdoria-Genoa, ecc).
In campo internazionale- tra Coppa dei Campioni, Coppa UEFA, Coppa delle Coppe e tra le diverse Nazionali- la sua attività raggiunse l’apice in un caldo pomeriggio del 23 Giugno 1984 a Marsiglia, per la semifinale del Campionato Europeo fra la Francia di Platinì ed il Portogallo. Sugli spalti a “tifare” per Bergamo, dopo un “viaggetto” di pochi km - si fa per dire- iniziato all’alba da Livorno, i Colleghi ed amici Maurizio Alderoni, Stefano Lucarelli, Pierfrancesco Sica, Fernando Tani, Stefano Venni e il suo Assistente, alla CAN, Marco Ravaglioli di Firenze con moglie e figlio.
Gli elogi per la direzione arbitrale di Bergamo e dei suoi collaboratori Pietro D’Elia e Rosario Lo Bello furono unanimi e ciò rese ancora più bella e luminosa la giornata della Sezione di Livorno!
Nella stagione 1985-’86, Piero Ceccarini si confermò come uno degli Arbitri più interessanti a disposizione della CAN ”C”, dove dirigerà oltre 100 gare con la “perla” della finale di Coppa Italia, Monza-Palermo.
Dismessi dalla CAI, per normale avvicendamento, Stefano Lucarelli, 1984-’85, e Stefano Venni nell’annata successiva, si “affacciò” con grande autorità in questo organo tecnico un giovane Arbitro, Massimo Chiesa, bravo e sfortunato, come poi vedremo.
Alla CAD, si mise particolarmente in luce Massimo Imparato: importanti e di grande significato per il futuro le sue partecipazioni alla Coppa “Primavera” ed al “Torneo Barassi”.
Fra gli Assistenti, Lucarelli dopo una stagione alla CAN ”C”, 1984-’85, qualificandosi tra i migliori merita il passaggio alla CAN; debutta in Serie “B” nella gara Lazio-Benevento “affiancando” Paolo Bergamo.
Al termine della stagione 1985-’86, Stefano Lucarelli uscì dai ruoli: rimangono a lui esperienze notevoli e non poche soddisfazioni. Intanto la Sezione “intensifica” la sua attività tecnica ed associativa, anche in virtù dell’aumentato organico attraverso corsi Arbitri, sempre più “affollati”. L’impegno costante e premuroso del Consiglio Direttivo è, assolutamente, da sottolineare perché oltre a seguire, molto da vicino, l’opera dei giovani favorirà il sorgere di nuove iniziative. Si “prestarono” in questa proficua opera i Consiglieri Piero Banti, Paolo Bergamo, Roberto Bernini, Piero Ceccarini, Antonio Ennas, Stefano Lucarelli, Giovanni Nannipieri, Stefano Venni e il Delegato Tecnico Renato Baconcini.
C’è anche il grande e prezioso contributo di collaboratori esterni quali Martino Ceccanti e Piero Danesi, Colleghi anziani ma sempre “giovani”!
Venne istituito per la prima volta- nella stagione 1984-’85- il Premio “4 Mori” con la seguente motivazione: “……., con l’intento di dare ancora più lustro alla tradizionale festa sezionale degli Arbitri livornesi, è conferito con decorso biennale all’Arbitro o Dirigente che si è particolarmente distinto a livello nazionale”; nessun dubbio, da parte del Consiglio Direttivo, nell’assegnare il prestigioso riconoscimento a Bergamo nella manifestazione del 9 Aprile 1985
. Tale avvenimento (biennale) sarà sempre accompagnato dalla consegna degli altri Premi sezionali; “F. Mesuraca”, “F. Cionini”, “M. Cambi” ed ai quali si aggiungeranno -negli anni successivi- per ricordare la scomparsa di altri cari Colleghi, i Premi “G. Manno”, “E. Mucci” e “A. Ennas”.
Sarà nostra cura trasmettere ed aggiornare l’Albo d’Oro di tutti i Premi, dall’anno della loro istituzione.
Le riunioni tecniche oltre a quelle istituzionali e rituali, vedranno la presenza di grandi personaggi del mondo arbitrale, calcistico, giornalistico e medico, ed ognuno di loro ci trasmetterà le proprie esperienze e consigli, attraverso dibattiti costruttivi e di sicuro ausilio per i nostri Arbitri.
Sono stati ospiti della Sezione: Sergio Gonella (Arbitro della finale dei Campionati del Mondo del 1978, Argentina-Olanda); il “mitico” Concetto Lo Bello; Biguet della Federazione Francese; gli Arbitri della CAN, Vincenzo Fiorenza, Giorgio Baldi, Luciano Luci, Gennaro Testa, Roberto Bianciardi e l’AA Ravaglioli (collaboratore di Bergamo).
Fra i Dirigenti arbitrali: il Comm. Giuseppe Ferrari Aggradi, ex Commissario della CAN.
In campo calcistico; l’allenatore Romano Fogli ed i calciatori Alberto De Rossi (padre di Daniele) e Cesare Vitale dell’U.S. Livorno.
Il centro CONI sarà la sede degli allenamenti pre-campionato e cureranno la nostra preparazione, nelle diverse annate, gli ex calciatori dell’U.S. Livorno, Pino Lorenzetti, Mauro Niccolai e Costanzo Balleri, ed in seguito l’Associato Mirco Bibbiani.
Una parentesi: dal 25 Luglio al 7 Agosto 1985, dieci giovani Colleghi meritarono di poter svolgere gli allenamenti nel ritiro di Cutigliano, grazie all’ospitalità dell’U.S. Livorno. Ne fecero parte, fra gli altri; Riccardo Biagioni, Paolo Gargini e Giovanni Guido.
Nella stagione 1987-’88, Massimo Chiesa venne promosso alla CAN “C”, con soli 3 anni di appartenenza alla CAI, raggiungendo il già “quotato” Piero Ceccarini, e dopo appena 6 gare di C2 debuttò in C1, risultando il miglior Arbitro di tale categoria con il ricevimento del Premio “B. Nardini”.
Al termine dell’annata 1986-’87, approdò meritatamente alla CAI Massimo Imparato, mentre gli subentrò alla CAD, nel segno della continuità, Giorgio Basile il quale debuttò nel campionato interregionale nel 1989, dopo aver diretto, fra l’altro, una semifinale della Coppa Italia “Primavera”.
Alla CAN “C”, gli Assistenti Roberto Bernini e Giovanni Nannipieri, continuarono la loro autorevole opera nei campi più difficili di tale campionato. Evaristo Mucci si “collocò” allo stesso livello debuttando in C1 nell’annata 1987-’88.
Nel campo degli Assistenti la nostra Sezione, in questo periodo, propose altri validi Colleghi quali Massimo Minuti e Walter Palamini, distintesi entrambi alla CAI.
Fra gli Osservatori, Fernando Tani fu promosso alla CAN, 1986-’87, dopo tre anni di appartenenza alla CAN “C”; Araldo Chiapponi alla CAI, 1987-’88, e Stefano Venni alla CAD, 1986-’87.
Il 10 Aprile 1987, il Consiglio Direttivo assegnò, nel corso della festa sezionale, il Premio “4 Mori”, 2^ Edizione, all’Arbitro Internazionale Luigi Agnolin ed il Premio “4 Mori straordinario” al Presidente dell’AIA Giulio Campanati.
I 75 anni della fondazione dell’AIA, coinvolgeranno la nostra Sezione in una spettacolare staffetta da Livorno a Pontedera. Il 2 Maggio del 1987, alle ore 7.43’, Martino Ceccanti (82 anni) raccoglierà la fiaccola proveniente da Pisa ed- attraverso una vera e propria catena umana- il “testimone” sarà consegnato nelle mani di un Collega della Sezione di Pontedera.
E’ doveroso ricordare coloro che hanno offerto un così importante contribuito, in ordine di partenza: oltre a Martino, Bergamo, Ceccarini, Imparato, Alderoni, Alessandro Ferretti, Santini, Daniele Rossi, Ciulli, Beccaro, Niccolai, Paoli, Peria, Poggi, Leonardis, Evaristo Mucci, Blanchi, Baldetti, Freschi, Gargini, Biagioni, Casarosa, Cioni, Palamini, Morreale, Moro, Venni, Fancellu, Giorgio Basile, Titomanlio, La Fauci, Salpetre, Murziani e Tani. Altra emozionante iniziativa fu quando la nostra Sezione, accolse la richiesta dell’Assessore allo Sport della Provincia di Livorno, Dott.ssa Odette Volpi, di dirigere e di giocare delle gare con i carcerati dell’isola di Pianosa.
Presero parte a queste “trasferte” particolari e di immenso significato umano, nel Dicembre del 1986, i seguenti Associati: Andolfi, Beccaro, Andrea Bernini, Blanchi, Ceccanti, Cioni, Danesi, Ennas, Alessio e Francesco Foglia, Gargini, Giacomelli, La Fauci, Lucarelli, Antonio Manfredini, Melai, Moro, Niccolai, Salpetre, Santini, Signorini e Tani. Importante, altresì, l’apporto organizzativo fornito, nel Settembre del 1988, da diversi Colleghi della nostra Sezione, in occasione del raduno degli Arbitri UEFA, svoltosi al Centro CONI di Tirrenia: grande l’impegno di tutti ma altrettanta la soddisfazione di essere stati vicini ai migliori Arbitri europei.
Frattanto erano iniziate, con famiglie al seguito, le “evasioni” turistiche in altre Sezioni d’Italia con l’immancabile “sfida” calcistica ( sempre vincitori, grazie all’ “acume” tattico del “Mister” Alderoni! ): Gubbio, Bassano del Grappa, Riccione, San Marino, Ferrara, Savona, queste le nostre “mete” ed, al di là dei risultati tecnici, da loro una grande ospitalità che sempre ricorderemo con altrettanto affetto.
Importanti le riunioni sezionali che hanno visto la presenza di Alessandro D’Agostini, Vice Presidente dell’AIA, e Riccardo Lattanzi, ex Arbitro Internazionale.
Sono stati, altresì, graditi relatori: il Presidente dell’A.C. Fiorentina ed ex designatore della CAN, Renzo Righetti; gli allenatori Romano Mattè, dell’U.S. Livorno, e Giuseppe Materazzi (padre di Marco) del Pisa S.C., oltre che il suo secondo Gianfranco Bellotto ed il calciatore Aldo Dolcetti.
Ritornando agli aspetti tecnici, il 14 Maggio 1988, Paolo Bergamo dopo una luminosa carriera decise di porre termine alla sua attività: 155 gare di Serie “A”, 86 di Serie “B”, 51 incontri internazionali di cui 35 nelle varie Coppa dei Campioni, Coppa UEFA, Coppa delle Coppe, Mitropa Cup e 16 fra Nazionali. Da aggiungere, la direzione di gare per le qualificazioni alle Olimpiadi, Francia-Spagna (1979) e Svizzera-Turchia (1987); come pure, di assoluto prestigio la designazione di Inghilterra-Olanda, svoltasi a Wembley, nel 1982. Inoltre, da ricordare la finale per il 1° posto al “Torneo di Viareggio” fra Roma e Ipswich Town (1981). Nel corso della sua attività tanti riconoscimenti: il Premio “G. Bertolio” (1970-’71, alla CAD); il Premio “E. Silvano” (1972-’73, alla CASP); il Premio “V. Orlandini” (1974-’75, quale miglior Arbitro immesso nei ruoli della CAN ); il Premio “F. Longagnani” (1975-‘76, quale miglior debuttante in Serie “A” ) ed il “Seminatore d’oro” (1976-’77); il Premio “G. Dattilo” ( 1983-’84, quale Arbitro iscritto nell’elenco FIFA, maggiormente distintosi nella stagione). Nell’ annata sportiva 1980-’81, l’ambito ed il più prestigioso attestato: il Premio “G. Mauro”, che “consacra” un’intera carriera arbitrale.
Tangibili segni dell’apprezzamento che Bergamo ha saputo meritarsi negli anni, distinguendosi come Arbitro di assoluto valore sia in campo nazionale che internazionale.
Ma la Livorno arbitrale non ha “vuoti” ed ecco che Ceccarini passa alla CAN , nella stagione 1988-’89, e dopo appena tredici gare di Serie”B”, esordio in Parma-Padova, debutta nella massima serie. E’ il 21 Maggio 1989; Atalanta-Sampdoria, uno scontro diretto, un quasi spareggio per un posto in Coppa UEFA. Un esordio difficile che Ceccarini supera con grande bravura così da meritare, al termine della gara, gli elogi ed i complimenti del suo Organo Tecnico presente all’importante impegno. Da qui, iniziano un’infinità di prestigiose designazioni che confermeranno le sue enormi qualità tecniche, atletiche e caratteriali. Quale miglior Arbitro debuttante alla CAN, riceverà il Premio “G. Ferrari Aggradi” per la stagione 1988-’89.
Intanto, in data 9 Settembre 1988, considerato che oramai il numero degli Associati aveva raggiunto le 200 unità, si rese necessario trasferirsi in un’altra sede, molto più grande e confortevole della precedente, situata in Via del Seminario 57/A. Nell’annata 1988-’89, la nostra Sezione era così rappresentata nei vari Organi Tecnici a livello nazionale: Piero Ceccarini alla CAN; Massimo Chiesa alla CAN ”C” ; Massimo Imparato alla CAI; alla CAD, un significativo ed immediato inserimento da parte di Giorgio Basile e Maurizio Paoli. Nella stagione successiva, 1989-’90, verrà dismesso Paoli, subito “sostituito” da Sergio Mondini.
Fra gli Assistenti, Roberto Bernini raggiunse, al termine dell’ annata 1988-’89, la meritata promozione alla CAN. Cessò la sua attività Evaristo Mucci, dopo due stagioni alquanto positive alla CAN ”C”: purtroppo, anche per lui la graduatoria finale non lo premierà, come avrebbe meritato.
Mucci sarà immediatamente un punto di riferimento per i giovani Arbitri, assolvendo nel Consiglio Direttivo presieduto da Tani, incarichi tecnici.
La Sezione continuerà ad essere rappresentata degnamente, in tale Organo Tecnico, da Giovanni Nannipieri. Come AA, al termine dell’annata 1987-’88, esce volontariamente dai ruoli della CAI Massimo Minuti:
gli subentrerà Giorgio Moro che, con la stagione 1989-’90, farà coppia con l’altrettanto bravo Collega Palamini.
Una valida rappresentanza anche fra gli OA: Tani alla CAN e Chiapponi alla CAN “D” (Commissione Arbitri Nazionale “D”).
Al di là, di questi importanti eventi tecnici vale la pena ricordare altre iniziative o partecipazioni nelle quali la nostra Sezione è risultata, sempre in “prima fila”; assolutamente da ricordare la collaborazione di diversi Associati al Corso degli Arbitri FIFA che avrebbero diretto nei Campionati Mondiali di “Italia ‘90”, svoltosi al centro CONI di Tirrenia il 26, 27 e 28 Marzo.
Hanno dato un apporto notevole per il regolare svolgimento del raduno i Colleghi Alderoni, Bacci, Gargini, Griselli, Ongaretto e Simola.
Ancor più bella ed esaltante la celebrazione del 60° Anniversario della fondazione della Sezione che ha avuto luogo, il 24 Nobembre del 1989, presso l’Hotel Continental di Tirrenia.
Nel corso della cerimonia, oltre i nostri rituali riconoscimenti, fu assegnato il Premio “4 Mori”, 3^ Edizione, all’Arbitro Internazionale Rosario Lo Bello.
Il momento più commovente fu, però, quando il Componente del Comitato Centrale dell’AIA Antonio Trono ha consegnato il distintivo d’oro dell’Associazione a Martino Ceccanti: un giusto attestato ad un Collega ed un uomo esemplare, nonché uno dei fondatori della Sezione.
Tutti in piedi, cinque minuti di applausi, qualche lacrima sulle guance di Martino ma tanti altri non hanno saputo trattenere l’emozione: attimi che non saranno sicuramente mai dimenticati dai presenti.
Alla CAN, per Ceccarini l’escalation non ha momenti di pausa e tutte le grandi sfide ed i grandi derby -Milan-Juve, Torino-Juve, Juve-Inter, Milan-Inter, Sampdoria-Genoa, Lazio-Milan ed altro - faranno parte del suo “curriculum” personale.