Una due giorni di lavori intensa e di altissimo profilo.
Il 4 e il 5 Febbraio si è tenuto, presso il Centro Tecnico Federale di Coverciano, il corso di formazione e aggiornamento “Tecnica, Etica, Organizzazione e Umanizzazione” organizzato dal Settore Tecnico nell’ambito del progetto UEFA Talent e Mentor.
Presente il nostro Leonardo Colombi, uno degli otto arbitri inseriti nel programma dal Cra Toscana sotto la guida dei due Mentor regionali Tiziano Reni e Mirko Mangialardi.
Dopo una visita al Museo del Calcio di Coverciano il raduno è entrato subito nel vivo grazie al lavoro
del Responsabile del Settore Tecnico Alfredo Trentalange, della Responsabile del progetto Talent e Mentor Sabrina Rondoletti e degli altri componenti del Settore Tecnico presenti.
All’incontro hanno partecipato anche i tre arbitri della Serie A Calvarese, Pairetto e Di Bello che sono intervenuti per condividere e mettere a disposizione dei ragazzi tutta la loro esperienza arbitrale.
E’ stata dunque la volta di Fabio Bianchi, componente Uefa, che ha trattato e approfondito alcuni aspetti tecnici quali la DOGSO e la SPA.
Un raduno all’avanguardia non solo per i contenuti ma anche per la metodologia E-learnig proposta ai giovani arbitri.
L’intensa giornata di Sabato, che ha visto anche il gradito intervento del Componente del Comitato Nazionale Maurizio Gialluisi, si è quindi conclusa dopo cena quando i ragazzi hanno partecipato ai lavori di gruppo.
La Domenica mattina è invece iniziata sul campo dove i Talent si sono cimentati in un allenamento e hanno provato lo Yo-yo dinamico per poi proseguire in aula con i video test.
Il raduno è stato quindi impreziosito dalla presenza del Presidente dell’AIA Marcello Nicchi il quale ha cercato di trasmettere ai ragazzi il significato e l’importanza di essere un arbitro piuttosto che fare l’arbitro. Una demarcazione che passa dai comportamenti, dentro e fuori dal terreno di gioco, e dalla passione genuina non solo per ciò che si fa ma anche per ciò che si rappresenta.
Il meeting, proseguito con altro lavoro in aula, si è quindi concluso nel pomeriggio.
Per Leonardo sarà sicuramente un raduno da ricordare sia per il contesto speciale in cui si è calato sia per il livello tecnico ed umano delle persone coinvolte.
Un’esperienza vissuta con la sana voglia di ben figurare e di portare con sé il più possibile di tutto il grande e prezioso bagaglio arbitrale messo a diposizione dei ragazzi in questa occasione.
m.f.